IL POTERE DEL CUORE SECONDO LE RICERCHE DELL’HEARTMATH INSTITUTE 

Ovvero Istituto della Matematica del Cuore.
Si tratta di un centro di ricerca (scientifica) californiano impegnato a dimostrare in maniera precisa e rigorosa ciò che in fondo sospettiamo da sempre ossia che il cuore abbia un ruolo determinante per il nostro benessere fisico e psichico.
Identifichiamo, almeno simbolicamente, il cuore con le emozioni e qualità positive come l’amore, l’apprezzamento, la compassione, ecc.
Sappiamo che il cuore è sottoposto al controllo del cervello e che è influenzato dal nostro stato emotivo. Quando viviamo un’emozione negativa (rabbia, delusione, stress, ecc.) il ritmo cardiaco registrato diventa irregolare e disordinato. Questo ritmo “incoerente” determina un peggioramento delle nostre prestazioni ed un maggior consumo di energie.
Al contrario, le emozioni positive (amore, gioia, calma, ecc.) regolarizzano il ritmo cardiaco che diventa armonico ed ordinato influenzando positivamente tutte le funzioni del nostro corpo.
In sostanza, ci è facile pensare che il cuore sia un organo sottoposto al controllo e all’influenza del cervello e degli stati in cui ci troviamo.
I risultati sorprendenti delle ricerche dell’HeartMath Institute hanno ribaltato la prospettiva, confermando lo straordinario potere del cuore non solo di influenzare i processi fisiologici e cerebrali legati all’elaborazione delle emozioni, alle facoltà cognitive superiori (attenzione, percezione, memoria, problem-solving, ecc) ma anche di informare il cervello sui comportamenti più adeguati da tenere.
Il cuore (primo organo che si forma ed ultimo a “spegnersi”, anche dopo la morte cerebrale), crea un potente campo elettromagnetico (5000 volte più forte di quello creato dal cervello) che si estende (ed è misurabile) per un paio di metri oltre il corpo fisico. La componente bioelettrica del cuore (rilevabile con l’Elettrocardiogramma) è circa 60 volte più ampia di quella prodotta dall’attività cerebrale.
Questa attività e le variazioni che interessano l’attività del cuore (ritmo, pressione sanguigna, ecc.) vengono percepite da ogni singola cellula del nostro corpo che ne viene influenzata.
Le ricerche hanno dimostrato inoltre che il cuore è un organo “intelligente” in quanto dotato di un “piccolo cervello” con propri circuiti neuronali (circa 40.000 neuroni) e capace di captare informazioni, prendere decisioni, apprendere e ricordare, produrre autonomamente ormoni e neurotrasmettitori che influenzano il corpo e la mente.
Che cosa significa tutto questo?
Significa che il cuore funziona come un “direttore d’orchestra” che coordina e comunica con i vari sistemi del nostro corpo e soprattutto con il cervello, molto di più di quanto non faccia il cervello con il cuore!!
Quando il cuore genera un segnale che ha le caratteristiche di “coerenza” (battito cardiaco ordinato ed armonioso) questo segnale informa il cervello che a sua volta corregge le risposte emotive istintive.
Concentrandosi consapevolmente, anche solo per qualche minuto, su sentimenti positivi come amore, pace, gratitudine, apprezzamento è possibile indurre questo stato di Coerenza Cardiaca che non è semplicemente uno stato di rilassamento, tutt’altro! La coerenza è la sincronizzazione tra attività cerebrale, cardiaca e sistema nervoso autonomo ed ha l’effetto di migliorare le funzioni del sistema immunitario e di quello nervoso, normalizzare la pressione sanguigna, aumentare la lucidità mentale, migliorare la capacità di fronteggiare le difficoltà e di trovare soluzioni ai problemi, aumentare la creatività.
Tradotto significa una migliore gamma di prestazioni cognitive e mentali, massima presenza e focalizzazione mantenendo uno stato di calma.
Non male per un organo che per lo più è stato definito semplicemente un muscolo !